Armadi, lavanderia e cucina di Orsola

Armadi, lavanderia e cucina di Orsola

Orsola è super ordinata sul lavoro, organizzatissima per le scadenze, però l’ordine in casa per lei non è così essenziale.

Ci ha chiamate suo marito a cui piace l’ordine ma non sa da dove iniziare.

Abbiamo affrontato tutti insieme il decluttering e la sistemazione degli armadi. Orsola non ha perso di vista nemmeno un calzino ed è stata irremovibile su alcune magliette che sembrano un colabrodo ma che per lei hanno un valore affettivo e devono presenziare nell’armadio: Missione Ordine era lì per trovargli un posto. L’armadio di Giovanni era quasi perfetto per le sue esigenze, è bastato un tocco per armonizzare i colori e renderlo più gradevole alla vista. Una bella sfida è stata ripiegare e riposizionare verticalmente tutte le magliette nei cassetti, ma ce l’abbiamo fatta.

Siamo poi passate alla lavanderia iniziando dalla sistemazione per categorie delle scorte dei prodotti per la pulizia e per l’igiene personale. Qui ci hanno aiutate le scatole e gli scaffali presenti, perché i padroni di casa avevano già provato a riordinare. Abbiamo tirato fuori tutto e riposizionato secondo criteri di utilizzo, come per esempio tutto il necessario per pulire le scarpe insieme a lacci e forme di scorta.  La coppia si è sorpresa della quantità di rotoli di sacchetti per l’immondizia che abbiamo trovato in ogni angolo della piccola stanza e a cui abbiamo finalmente assegnato un unico luogo di ritrovo.

Le scatole del cambio stagione delle scarpe, con un’etichetta esplicativa e posizionate per grandezza e colore, anche se non tutte uguali, sono risultate molto più ordinate di come erano prima.

L’armadio della biancheria della casa non si chiudeva semplicemente perché era necessario piegare tutto a misura di mensola cambiando le proprie abitudini, il tocco in più è stato l’ordine cromatico.

Ad Orsola e Giovanni piace cucinare e la cucina deve essere comoda, per questo hanno due enormi mensole come dispensa a vista e un bancone grandissimo dove sbizzarrirsi. Il nostro compito è stato liberare il bancone che era diventato un luogo di approdo di qualsiasi cosa, dal vaso per i fiori senza fiori allo shaker, e riorganizzare le mensole con un senso: marmellate con marmellate, sottaceti con sottaceti.

Siamo riuscite nell’impresa senza acquistare nulla, abbiamo sfruttato scatole già esistenti, dato seconde opportunità a vasi e ciotole in cucina.

Orsola ci ha già detto che con l’arrivo di una figlia e il suo lavoro non riuscirà a mantenere l’ordine, quindi ci richiamerà per qualche “ritocco”.